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#LEGGERESTATE 9 AGOSTO OBERDAN CESANELLI

31/07/2019

Oberdan Cesanelli, attore, regista, formatore ama dedicare il suo tempo principalmente ai bambini, che sono il nostro futuro.Scrive, ma non lo dimostra, ma questa volta è uscito allo scoperto con "Lavori diversamente utili". Una raccolta di racconti sagaci, veloci, ironici e che danno da pensare. Nella commedia dell'arte si dice che Arlecchino si confessò burlando e così fa Cesanelli con al sua limpida prosa ci spinge a ridere e a riflettere.

#LEGGERESTATE 8 AGOSTO FILIPPO TAPPARELLI

15/07/2019

Filippo Tapparelli (Verona, 1974) lavora in un'azienda veronese. In passato è stato istruttore di scherma, pilota di parapendio e artista di strada. Ha studiato letteratura inglese e russa all'università. Questo è il suo primo romanzo. E' tradizione di LEGGERESTAE quella di ospitare il Premio Calvino e questa è la motivazione per cui nel 2018 lo ha vinto Filippo Tapparelli. La Giuria ha deciso di assegnare il Premio a L’inverno di Giona di Filippo Tapparelli «per la sua grande forza visionaria: nel testo, con stile rarefatto, un allucinato mondo mentale si trasforma in un mondo fisico insieme minuziosamente reale e sottilmente simbolico. Un potente e struggente giallo analitico in cui la verità si sfrangia in tanti rivoli, toccando i temi della colpa, del castigo, del bisogno umano di riconoscimento.» Il romanzo mi è piaciuto subito onirico, giallo, sognante che ci costringe ad un viaggio con Giona e con noi stessi. Siamo su una montagna ostile, fa molto freddo. Giona non ha ricordi. Ha poco più di quattordici anni e vive in un villaggio aspro e desolato insieme al nonno Alvise. Il vecchio, spietato e rigoroso, è l’uomo domina il paese e impone al ragazzo compiti apparentemente assurdi e punizioni mortificanti. In possesso unicamente di un logoro maglione rosso, Giona esegue con angosciata meticolosità gli ordini del vecchio, sempre gli stessi gesti, fino a quando, un giorno, non riesce a scappare.

#LEGGERESTATE 2 AGOSTO MATTIA SIGNORINI

15/07/2019

Mattia Signorini è nato nel 1980 a Badia Polesine e vive a Rovigo fino al 2005. Ha studiato Scienze della Comunicazione all'Università di Padova, laureandosi con una tesi in Sociologia che tratta le modalità di comunicazione tra studenti e docenti nelle scuole secondarie. Nel 2013 ha fondato la scuola di scrittura creativa Palomar, che ha visto due studenti del primo anno firmare contratti per le case editrici Mondadori e Rizzoli. Nel 2014 ha dato vita al Festival Rovigoracconta, che si svolge a maggio e vede protagonisti scrittori, cantanti, giornalisti e attori di cinema e teatro e conta migliaia di spettatori ogni anno. E' per presentare "STELLE MINORI" che Mattia sarà con noi un romanzo in cui si indaga su un passato misterioso e irrisolto, profonda l'analisi dei personaggi e Signorini lo fa con uno stile limpido. È un mirabile gioco di specchi quello in cui Mattia Signorini colloca i suoi personaggi, fra segreti, svelamenti, torsioni della memoria, in cui il lettore s’inabissa, attaccato saldamente alla pagina dall’inizio alla fine, impegnato in prima persona a trovare il bandolo di una possibile verità. Sono passati nove anni dal giorno che ha deviato il corso della vita di Zeno, quando in un tragico incidente muore il suo professore, Nicola Sceriman. Ora Zeno ha trent’anni, insegna in un liceo e sta per sposarsi: è arrivato il momento di fare i conti con il passato. Così eravamo noi, stelle minori. La nostra luce era nascosta da un’altra più luminosa. Eppure volevamo splendere a ogni costo.